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Persian Isfahan Silk & Wool Rug 183_134 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 225_154 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 93_70 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 240_156 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 233_154 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 107_70 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 105_70 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 100_70 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 98_69 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 236_145 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 237_160 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 90_70 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 230_158 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 304_202 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 235_158 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 244_161 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 159_106 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 100_70 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 230_152 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 100_70 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 228_161 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 246_156 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 107_70 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 152_105 cm
Persian Isfahan Silk & Wool Rug 233_155 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 211_132 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 202_150 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 206_127 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 210_130 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 123_90 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 218_138 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 202_125 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 208_126 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 203_130 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 212_130 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 212_130 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 214_138 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 230_157 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 233_160 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 253_156 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 237_174 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 257_161 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 255_165 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 250_160 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 255_162 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 248_160 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 244_155 cm
Fine Persian Nain Rug 9La 244_163 cm

Tappeti Orientali – La Storia

I tappeti orientali sono accomunati da alcune caratteristiche rimaste pressoché invariate per secoli. Ad esempio la forma è quasi sempre rettangolare, benché si possano trovare anche tappeti quadrati, rotondi o esagonali. All’interno del rettangolo i disegni si suddividono tra la cornice e il campo.

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La cornice è costituita da strisce di larghezza variabile, mentre il campo può contenere un singolo elemento centrale o un motivo ripetuto. Una categoria a parte è rappresentata dai tappeti da preghiera dei musulmani nei quali il motivo più ricorrente è la nicchia o mihrab.

Il più antico tappeto orientale mai ritrovato, oggi custodito nel Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, risale al periodo tra il V e il III secolo a.C. e fu rinvenuto nel 1947 in una tomba scitica sui monti dell’Altaj, in Siberia. Si tratta di un tappeto annodato conservatosi nella sua integrità (200 x 183 cm) e decorato con figure di animali (alci e una processione di 28 cavalli), accompagnate da motivi floreali e geometrici. Sebbene ricordi lo stile artistico persiano del periodo achemenide, il reperto costituisce un esemplare isolato.

I più antichi tappeti annodati di origine mediorientale risalgono alla metà del XIII secolo e presentano disegni geometrici (viticci, quadrati e ottagoni), che nelle epoche successive caratterizzarono gli esemplari tessuti in Asia Minore.

Arredare con i tappeti Orientali

Stile e Tradizione I tappeti orientali sono tra le tipologie di tappeti più conosciuti nell’immaginario collettivo. Sono quei tappeti ricchi di figure e disegni complessi, colorati e che appaiono all’occhio quasi come un dipinto, tale è il dettaglio che riescono a raggiungere. Questo dettaglio è frutto della manualità e di una tradizione che avvolge tutto il territorio che va dall’Africa mediterranea all’Asia minore. Popoli e tribù nel corso dei secoli hanno sviluppato una capacità sempre più rara di lavorare migliaia di nodi, con colorazioni specifiche spesso tipiche del loro territorio e hanno reso i tappeti i veri protagonisti. Vere e proprie opere d’arte.

Questa capacità si è tramandata di generazione in generazione e i tappeti orientali oggi rappresentano il prodotto di qualità più elevata capace di arredare da solo un’intera stanza grande e piccola che sia. Arredare un salone o uno studio o una camera da letto con un tappeto orientale significa portare in casa un po' di quella tradizione, di quello sforzo e arte manuale che quel tappeto rappresenta insieme alla sua unicità.

Tappeti Orientali e le differenti tipologie

I tappeti orientali sono una macro indicazione di una serie di famiglie di tappeti che si distinguono per luogo di provenienza, materiali e stili di lavorazione. Anche i disegni e i colori cambiano molto da regione a regione ma questa ha portato solo molta più varietà nell’offerta dei tappeti mantenendo allo stesso tempo una qualità sempre elevatissima.

Tra i tappeti orientali più conosciuti vi sono sicuramente i tappeti persiani. Il tappeto persiano è un tappeto caratterizzato da migliaia di nodi lavorati manualmente, disegni complessi e un dettaglio nei particolari che non li rende secondi a nessuno. Sono tappeti a pelo corto che si differenziano nettamente da un altro tipo di tappeti orientali: i tappeti berberi.

Questi ultimi sono caratterizzati da un pelo più lungo, da soluzioni monocolore e da una capacità immediata di rendere immediatamente accogliente e calda ogni stanza. Ancora vi sono i tappeti Kilim dai disegni affascinanti ma con una lavorazione meno complessa rispetto ai persiani, che li rende adatti anche per essere appesi ai muri come veri e propri quadri. E poi ancora i tappeti afgani, simili per origine ai persiani ma con colori e disegni specifici che li rendono unici.

Annodatura tappeti orientali

Caratteristica del tappeto (a differenza di arazzi, kilim e tessuti) è il fatto che alle catene dell’ordito vengono legati dei fili corti che vanno a costituire il pelo, o vello. Spesso si sostiene che un tappeto con una maggiore densità di nodi (calcolata per decimetro quadrato) sia più pregiato: non sempre è vero, perché a determinarne il valore conta anche l’abilità e il gusto dell’artigiano.

La struttura dei tappeti può essere molto differente, così come la provenienza. C’è il nodo turco, detto Ghiordes, che consiste nell’intrecciare i due capi del filo a due catene contigue dell’ordito. Questo nodo garantisce un tappeto solido, anche se con minore resistenza e consumo di lana. I fili dell’ordito dovrebbero essere lisci e paralleli (nodi persiani o turchi).

Talvolta i fili sono annodati con forza e non si riesce a vedere chiaramente tutti gli elementi del nodo. In questo caso ogni nodo sarà come un piccolo quadrato del colore iniziale. Come sapere il numero esatto dei nodi? Basta osservare attentamente la parte posteriore del tappeto: quando vedete elementi colorati “in coppia”, quella è un’unità di nodo. Tappeti da villaggi in Iran, Afghanistan e Turchia lo mostrano bene. Al contrario, i tappeti cinesi e indiani hanno nodi più stretti e fitti, rendendo difficile la lettura del retro.